giovedì 24 aprile 2014

di ritorno da Torino

Un viaggio abbastanza lungo per godersi i luoghi e le persone a noi care.

Tanto verde per ritemprare lo spirito



Visite a Musei per nutrire l'anima e la mente





e infine silenzio per foraggiare la nostalgia.




Grazie.


martedì 8 aprile 2014

io e l'alimentazione


Da qualche anno ho cambiato alimentazione e a poco a poco anche la mia famiglia ha seguito il mio percorso.
L'ho fatto perché sentivo che c'era qualcosa che non andava, e anche perché ho voluto sperimentare su di me il beneficio di una alimentazione più corretta e bilanciata.
Da anni leggo su questo tema, in particolare sull'indice glicemico, sull'eccesso di consumo di proteine animali e di zucchero raffinato, e sulle carenze vitaminiche.
In questo percorso ho incontrato un sacco di persone differenti, che mi hanno aiutato a capire meglio. Per esempio il mio medico di famiglia che pur essendo formata alla medicina allopatica occidentale ha studiato anche omotossicologia e si tiene informata su tanti temi. Non l'ho mai trovata impreparata sulle questioni che ho sollevato, e questo mi è servito a sentirmi meno sola.
Ho poi incontrato una consulente Kousmine, con cui mi incontro spesso per rivedere alimentazione e a cui chiedo consiglio su varie faccende di salute.
E soprattutto ho avuto (ed ho) la curiosità di cercare, di leggere, di approfondire. Oggi mangio molta più verdura, cotta e cruda, molti più cereali integrali e in chicco, niente farine raffinate e poche anche integrali, molti legumi, pochissima carne (1 pasto a settimana) e poco pesce (2 pasti a settimana). Oggi posso dire che sono molto convinta del potere curativo della alimentazione, perché penso che il nostro corpo sia una macchina perfetta, che non trattiamo abbastanza bene per funzionare alla perfezione. Questo non vuol dire che con l'alimentazione si curano tutti i mali, ma che mantenendo una buona alimentazione e un corretto stile di vita si mantiene un organismo maggiormente in grado di affrontare le eventuali malattie, e spesso di combatterle efficacemente coi propri anticorpi.
So che non siamo tutti pronti a cambiare alimentazione, ad abbandonare vecchie abitudini e non me ne stupisco, essendo io stessa assai diversa da soli 4 anni fa. Ma mantenere la mente aperta ai cambiamenti è di solito una buona premessa per cambiare, spesso anche senza che ce ne accorgiamo davvero, come quando si cammina e passo dopo passo non ci rendiamo conto di avere percorso una certa distanza. E' solo guardandoci indietro che ci risulta evidente quanta strada abbiamo percorso.
E' così che mi sento io adesso, come colui che si guarda indietro, ma poi ritorna a vedere l'orizzonte e prosegue, con calma, a camminare. Ho ancora tanta strada davanti a me.


venerdì 4 aprile 2014

la condivisione


Che bella parola è "condivisione"!!
Condividere saperi, capacità, inventiva, entusiasmo, fantasia, ricette, libri, musica, film!
Ma anche notizie interessanti, battute di spirito, frasi sarcastiche, o risate.
In un mondo in cui ormai si discute poco, si ha poco tempo per aprire dibattiti interessanti, più lunghi delle solite due battute col collega di lavoro, è molto bello poter usare strumenti che ti permettono di diffondere nell'etere ciò che pensi, che sai, che crei, che ti piace. Serve a trovare altra gente simile a te, che a propria volta diffonde idee interessanti, e ogni tanto serve pure a confrontarti con chi è diverso da te, e dal confronto si esce sempre differenti.
A patto di confrontarsi da persone civili, a patto che si affronti il dialogo in maniera costruttiva e dialetticamente corretta, a patto che si cerchi davvero di capire le ragioni dell'altro. Cosa che spesso non è.
Al contrario è arido (a mio parere) condividere una frase, un'idea, un'opinione e non voler mettersi in discussione, aspettarsi solo di ricevere commenti concordanti o compiacenti, o peggio pretendere che chi la pensa diversamente non commenti, non parli, non discuta, o addirittura non legga nemmeno. Perché questa è un'errata concezione della parola "condivisione", come lo è la polemica senza senso e fine a se stessa.
Io la trovo bella la condivisione che genera scambi di opinioni, anche appassionate, talvolta. Perché la passione è il sale della vita! Ma mi accorgo che è diventato raro riuscirci e questo lo trovo un impoverimento interiore, diffuso e dilagante. Come dilagante è l'arroganza, che è cosa assai diversa dalla sicurezza delle proprie ragioni, va proprio molto al di là.
Mi sforzo di costruire nel mio piccolo un mondo fatto di confronto, di diffusione di idee e contenuti senza paura, senza remore, senza timori. E mi piacerebbe incontrare più gente che la pensa come me.




mercoledì 2 aprile 2014

potenza evocativa di una immagine


Sistemare vecchie foto che hai messo da parte per anni in attesa del momento giusto per comporle ordinatamente in un album consultabile mette a dura prova la pazienza.
Però è un lavoro che ti lascia un segno. Chi si ricordava più di quella volta che abbiamo passato il pomeriggio ad arrampicarci sulle corde? E di quel breve passaggio in nave in cui ci è toccato di andare a dormire alle 20,30 perché la nave ti faceva paura e solo la cabina ti era rassicurante?
Ci sono espressioni che hai dimenticato, episodi che tornano alla memoria. E' la nostra vita impressa in un quintale di carta fotografica.
Mi dispiace solo di vedermi così poco spesso in queste foto. Sì, lo so che succede perché ci sono sempre io dietro la macchina. Ma adesso, dopo anni, mi dispiace non vedere anche me in quei momenti allegri, mi dispiace di non poter osservare una mia espressione, uno sguardo, un gesto colto all'improvviso. Quasi come se non ci fossi stata.
Da oggi vi passerò la macchina ogni tanto e pretenderò di essere fotografata. No, non per me, ché non mi è mai piaciuto essere fotografata, non mi piace mettermi in mostra, ma per gli anni che verranno, per le persone che verranno. Perché voglio esserci anche io nelle immagini insieme e non solo nel ricordo di chi c'era in quel momento.
Perché i ricordi a volte si fanno più vividi quando guardi una foto.