mercoledì 26 marzo 2014

un altro anno dietro alle spalle, e tanti ancora davanti


Oggi è il mio compleanno!!
Non so nemmeno da quanto tempo non ne festeggio uno, così oggi mi sono divertita a fare un sacco di foto, alla Maga Magò! E' stata la cosa più divertente degli ultimi tempi, un sacco di risate! 
E io in versione Maga Magò, ammettetelo, non sono niente male!!!
Certo, ancora mi sto chiedendo come ho fatto ad arrivare alla mia veneranda età e giusto stamattina mi sono ricordata di mia nonna che si chiedeva la stessa cosa, il giorno che compì 90 anni. Credo che sarà così sempre, siamo anime leggere che abitano dei corpi che man mano diventano anziani, ed è per questo che non riusciamo a farcene una ragione.
Ma allo stesso tempo non vorrei mai tornare ai miei 20 anni, per nulla al mondo! Amo il cammino fatto finora, con tutti gli errori, i dolori, e i rattoppi sulle ferite del cuore. Sto meglio ora, sono meglio ora!
E poi a vent'anni non avrei mai ricevuto questa lettera, di cui sono fiera! 


e questo stupendissimo regalo


che nel retro ha l'indicazione di tutte le lingue usate per comporlo.
Ma io dico: come potrei essere più felice??




venerdì 21 marzo 2014

la mia Primavera


Da nove anni a questa parte la mia prima giornata di Primavera si apre in questo modo.
Con una torta di compleanno, tanti baci, tanti abbracci e una giornata di festa vera.

Buon compleanno alla mia Primavera!! Se non ci fossi tu, oggi sarebbe un giorno come tutti gli altri, invece tu ci ricordi ogni anno che è un giorno da festeggiare, inizia la Primavera nel giorno in cui sei arrivata tu!!

martedì 18 marzo 2014

l'arte, io e la mostra di Julio Larraz



Da piccola le arti pittoriche, l'arte in generale mi impauriva, mi intimidiva, provavo un senso di smarrimento.
Soprattutto a partire dalle scuole medie cominciai a pensare che io non avevo alcuna possibilità creativa, che fossi addirittura negata per il disegno. Così per tanti anni non ho mai preso una matita in mano.


Poi, qualche anno fa, non so nemmeno precisamente quando, o cosa sia stato a darmi quest'impulso, ma improvvisamente guardavo con un altro occhio ogni cosa mi parlasse d'arte, mi catturava improvvisamente un'immagine, un quadro, a volte anche certe fotografie, e poi i disegni, proprio quelli a matita.


Cominciai goffamente a provare a gettare qualche linea colorata su un foglio. Inizi timidi, artefatti, molto titubanti, ma ormai cominciava a farsi strada in me l'idea che in fondo l'arte è sempre dentro di noi, che bisogna liberarsi dall'idea (preconcetta) di perfezione, lasciarsi andare a quel che ci comunica emozione, e provare a lasciare le nostre emozioni su un supporto, qualunque esso sia. Così ho proseguito a disegnare e anche a dipingere, a volte pure sui muri (una meraviglia assoluta, provate!). So di non essere "brava" ma non me ne importa, è così liberatorio usare i colori!!!
Poi c'è l'Arte con la A maiuscola, quella che ti capita di andare a cercare in una mostra. Quella è l'Arte che riconosci, che ti trasmette emozioni e sensazioni
Questa volta per me è stata un'esperienza molto positiva, nata da un caso, non sapevo nemmeno che ci fosse la mostra personale di Julio Larraz nella mia città.

Bum! un colpo al cuore di rara intensità!
Qui vedete alcune delle opere di Julio Larraz, trovate direttamente sul sito dell'autore, che vi consiglio di consultare. E a chi vive come me a Catania consiglio senz'altro di visitare la mostra, che per altro è totalmente gratuita.


lunedì 17 marzo 2014

Serenità


Qualche volta la serenità è fatta di piccole cose.
Di una giornata di sole e di calore sulla pelle fredda dell'inverno

Di un silenzio irreale, scandito solo dall'infrangersi delle onde
Di voli di uccelli da seguire con un dito

Di mille fotografie scattate di seguito per cogliere l'attimo

Di un panino scarno da consumare in fretta, solo per poi sdraiarsi e godersi il silenzio.

Dovremmo godercela più spesso!


venerdì 14 marzo 2014

mamme ad alto contatto

credits Japeye


Sono stata una mamma ad "alto contatto" con le mie figlie. Lo sono stata a lungo, e in una certa misura lo sono tutt'ora. Difendo e ho difeso sempre in passato questa mia scelta che mi veniva dall'istinto, ma anche dall'approfondimento su tanti testi, e dal contatto con tante donne che prima di me avevano scelto questa strada. Non me ne sono mai pentita e se tornassi indietro lo rifarei.
Perché scrivo questo oggi? Perché oggi mi è capitata sott'occhio la notizia di una importantissimo documento di sintesi pubblicato sul sito del Ministero della Salute, riguardante il tema dell'allattamento prolungato oltre i due anni di vita. Si tratta di un documento di un Tavolo Tecnico Operativo Interministeriale.
Nel documento si afferma in maniera decisa che sono da smontare i pregiudizi negativi di cui sono oggetto mamma e figlio che scelgono questa strada, e che l'allattamento prolungato non è in alcun modo responsabile di ritardi nella progressione del bambino nella ricerca dell'autonomia, né interferisce negativamente sulla psiche della madre. Espressamente si sottolinea che "risulta al contrario ben provato che l’allattamento al seno contribuisce al benessere cognitivo, emotivo, familiare e sociale del bambino, aggiungendosi al peso determinante dei fattori genetici, delle competenze allevanti familiari e dei fattori socio-economici". 
Si riportano anche una serie di linee guida per la promozione dell'allattamento al seno prolungato riguardanti il personale incaricato.
Questa notizia immagino rallegrerà tutte quelle madri che come me ne hanno sentite di tutti i colori mentre allattavano un bambino che già camminava e parlava. E spero possa aiutare a evitare per il futuro tutti quei pregiudizi che ci portiamo dietro da decenni.

martedì 11 marzo 2014

sulla fragilità dell'esistenza



come foglie al vento...

Oggi avevo voglia di scrivere un altro tipo di post.
Ma mi è arrivata una notizia che non avrei voluto avere: un piccolo bambino, un incidente, una operazione estrema e ora l'attesa.
Quanto è fragile la nostra esistenza su questa terra, quanto fragili siamo noi, nei nostri affetti, nei nostri legami. E nello stesso tempo, quanto importanti sono gli affetti, i legami, la solidarietà, per sostenere il peso dei dolori.





lunedì 10 marzo 2014

attendendo le risposte


Così distrattamente mi ritrovai tra le mani una pietra raccolta sulla spiaggia del mio mare, e senza pensare cominciai a disegnarci sopra. Come quando ci si concentra su un pensiero e quasi senza accorgersene si tracciano linee su un foglio. Senza una ragione, senza un percorso apparente. Forse solo perché ci aiuta a concentrarci e ad entrare in contatto con i nostri pensieri più profondi, con un ascolto più profondo.

I cambiamenti sono lenti ma sono inesorabili, nessuno di noi può arrestarli, ma spesso opponiamo resistenza.
Non siamo pronti, forse, a capire dove sia il problema. Perché ci siamo sentiti tanto toccati da una discussione, da una frase, da un imprevisto? Perché cambiamo repentinamente umore di fronte a una situazione apparentemente banale e risolvibile? Non è sempre facile darsi risposte, ma sono certa che le risposte ci sono e vengono fuori apparentemente "per caso", quando le cerchiamo veramente e riusciamo a tenere le antenne dritte per captarle.

Negli ultimi giorni mi è capitato diverse volte che da incontri casuali, da frasi ascoltate di sfuggita, da conversazioni inattese, mi arrivassero alcune risposte che stavo cercando.

Penso che bisognerebbe provare a usare un esercizio semplice per mettere al giusto posto le cose. ho provato (come mi ha proposto un'amica) a sentirmi come su una mappa di Google, e dalla strada sollevarmi con una visione sulla città, poi sulla provincia, poi sulla regione e poi sempre più in alto, in alto, in alto... Fino a capire che i motivi della mia rabbia, del mio dolore, della mia delusione erano nulla, nulla, visti dall'alto. 
E sono riuscita anche a farmici una risata.

sabato 8 marzo 2014

women power



Qualche giorno fa mi sono trovata a dire e a scrivere che credo molto nella capacità delle donne di fare gruppo, sia nel lavoro, sia negli hobby, sia nelle altre questioni della vita.
Oggi mi fa piacere pensare a tutte le donne con cui mi sono trovata a condividere tempo e impegni, a volte anche ideali, perché ciascuna di loro mi ha lasciato qualcosa dentro che ha contribuito alla mia crescita e a farmi quella che sono oggi.
Con questo non voglio dire che non si possa costruire nulla in un gruppo con dentro anche uomini, affatto. Basta che ci siano persone legate da affinità intellettuali, o di intenti (e ci mettano buona volontà sincera) i risultati sono buoni comunque. Nella mia vita ho avuto tante esperienze positive in tal senso, devo ammetterlo.
Devo però dire che quando più donne con affinità di qualche tipo, si trovano insieme a costruire un progetto, il legame che si crea, le modalità di lavoro, la materiale realizzazione, ogni cosa contribuisce a far nascere qualcosa di davvero grande, che va oltre il raggiungimento dell'obiettivo. Un po' come se lo stare insieme riuscisse a moltiplicare esponenzialmente le capacità individuali. E non si dimentica nemmeno dopo anni. 
Ecco perché oggi voglio ricordare le mie esperienze felici e, guardando avanti, immaginare di trovare uguali affinità, legami e spinte ideali per realizzare ancora tanto altro. Perché ne sento il bisogno. Perché c'è ancora tanto da realizzare!

venerdì 7 marzo 2014

il cambiamento è un flusso continuo


come l'acqua del mare...
Sono cambiata, e sto continuando a cambiare molto. E' un cammino che mi pare accelerarsi in questi ultimi anni della mia vita, ma mi accorgo che questa spinta al cambiamento è diffusa, la percepisco in molti altri, una sorta di fermento che si agita sotto i nostri piedi, che Ci agita. Non saprei come definirlo meglio.
Negli ultimi tempi mi pare di andare avanti seguendo molto l'istinto, per questo non mi riesce sempre facile verbalizzare quello che provo. E' come se le percezioni si fossero acuite, o forse sono io che sono diventata più recettiva.
E mi pare positivo, tutto sommato, anche se in gran parte ignoto. Ma ho imparato, sto imparando a non avere troppa fretta di capire. Sto imparando che le risposte arrivano in modo inatteso, quando le aspetti intensamente.
Di sicuro so che quando il cervello gira troppo in fretta le mani fanno fatica a stargli dietro. Ecco perché il mio lavoro creativo sta subendo una battuta non dico di arresto, ma di rallentamento. Come se la lentezza fosse necessaria, in qualche modo, per poi procedere più speditamente.
Intanto però sto provando a sperimentare il sorriso. E la condivisione dei pensieri, anche (in fondo perché tenerseli dentro??). E mi piace avere trovato uno spazio adeguato dove metterli, nero su bianco, senza interferire col resto. Poi se questo luogo potesse diventare pure un luogo di confronto allora sarei molto più felice perché dentro di me penso che in gruppo si cresce molto più che da soli.
Ma intanto mi pare una buona idea cominciare a piccoli passi.



un nuovo blog

Questo è il mio nuovo blog. Sarà il "luogo" dei miei pensieri e delle mie riflessioni, provocatoriamente le ho definite "elucubrazioni mentali di una lineacurva in cambiamento". 
Elucubrazioni perché i (miei) pensieri sono spesso ingarbugliati e vedo questo come una sorta di banco di prova, per spiegarli agli altri e soprattutto a me (si sa che la scrittura aiuta!!). 
Ho sottolineato che sono i pensieri di una lineacurva, appunto perché credo che quel che possiamo cercare di spiegare, al massimo, è una "linea" per volta, cercando di districarla da tutto il resto, che pure ci appartiene.
In cambiamento, perché così io mi sento adesso. Potrei aggiungere, in prepotente cambiamento, se volete.
Ho deciso di fare questo passo perché da tempo il mio blog Lineecurve ha cominciato a sembrarmi una miscellanea di troppe cose. Da una parte i miei oggetti, le mie creazioni, dall'altra prepotenti vengono fuori i miei pensieri, di vario genere, spesso non attinenti strettamente ai lavori che presentavo. Tante volte mi sono frenata, perché il contesto non mi pareva opportuno.
Così ho preferito dividere i due ambiti, ognuno potrà decidere di seguire un percorso o l'altro, oppure tutti e due come io mi auguro, perché appunto penso che le mani non lavorano mai distinte dal cervello e imparare a conoscere un altro attraverso le sue mani e il suo pensiero è indubbiamente più interessante. Almeno lo è per me, io vorrei conoscere meglio le persone i cui lavori mi attraggono per un motivo o per un altro.
Questo perciò è il mio nuovo spazio in cui sproloquierò da sola presumibilmente per un bel pezzo, ma mi auguro che a poco a poco diventi luogo di condivisione di pensieri anche con altri. La condivisione è sempre un arricchimento, questo l'ho sempre pensato!
Benvenuti qui!