giovedì 7 maggio 2015

In fuga con la zia - Miriam Toews


Questo è il primo libro che leggo dell'autrice canadese.
Ammetto che mi ha affascinato la storia: un viaggio rocambolesco di una zia coi due nipoti, alla ricerca del padre, a seguito dell'ennesimo ricovero della madre che ha gravi problemi maniaco-depressivi. Una situazione non delle più facili, dunque.
Per altro i personaggi sono tutti abbastanza tormentati, ognuno si porta dietro delusioni, sogni infranti, difficoltà a vivere pienamente la realtà della propria vita. Ma per questo sono a loro modo affascinanti. Perché in ognuno di loro trovi un pezzo di te.
Durante il viaggio la giovane zia ripercorre le fasi della sua vita, sia nella propria famiglia d'origine, con questa sorella sempre difficile, tormentata, imprevedibile, sia nella più recente esperienza con un compagno troppo lontano, lasciato in Francia. I ragazzi a loro volta affrontano la difficoltà di avere avuto una madre originale, difficile, fuori da ogni schema, difficile da amare, e l'angoscia di cercare un padre che se n'è andato via (forse per salvare se stesso dal dolore) senza più cercarli.
Ne emerge un ritratto di famiglia in cui, a dispetto da quel che si potrebbe apparentemente pensare, i legami sono più solidi di quel che si creda, legami fatti di sogni, parole, telefonate, rabbia, carezze, che alla fine pacificano le inquietudini interiori.
Un bel libro.

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